giovedì 12 maggio 2016

Tai Chi Spada Yang a Piazza Re di Roma con i Vegetariani









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Come l’agopuntura, il Tai Chi, con i suoi movimenti morbidi e armoniosi,
contribuisce a rendere più flessibili le articolazioni, eliminando blocchi
cronici e a rendendo più scorrevole e libero il flusso energetico. Insieme ad
una dieta, ai massaggi e all’agopuntura, il Tai Chi e il Qi gong integrano
l’insieme di tecniche offerte oggi dalla medicina cinese per salvaguardare il
benessere psicofisico.


Il Tai Chi e il Qi Gong possono essere definiti come l'arte
di sentirsi bene. Fin dall'antichità, in Cina sono state sviluppate delle
tecniche di salute per guarire da ogni tipo di malattia, per riequilibrare il
corpo, ma anche per aumentare l'energia vitale dell'individuo ed interagire con
essa in molte maniere. L'insieme di queste tecniche, in epoca contemporanea, ha
preso il nome di Tai Chi e Qi Gong.


Nel Tai Chi si apprendono movimenti estremamente dolci,
calibrati e lenti che, uniti ad un forte flusso di energia, portano ad un
equilibrio totale del corpo. Questa tecnica Orientale e arma ideale per
recuperare la salute, un metodo di "agopuntura naturale" e una arte
marziale di difesa non-competitiva. In definitiva un complesso sentimento di
totalita.


La prima parte della lezione e incentrata sullo
scioglimento, l allineamento posturale, l’ attivazione energetica ed il qi
gong, poi si studiano le forme brevi dello stile yang e chen.


Lavoriamo molto sul rilassamento, lo scioglimento del corpo
e delle articolazioni, la postura e vari esercizi di Qi Gong per attivare la
circolazione dell'energia interna.


Ecco alcune delle sequenze di Qi Gong che pratichiamo:


Il Nei Gong (Lavoro Interno), Gli esercizi della Longevita
Gli Otto Pezzi di Broccato, I 18 Esercizi Taoisti, Gli 8 Pezzi di Broccato, Gli
esercizi del Drago, Il Qi gong del Bozzolo di Seta, Il Qi gong dei 5 Animali,
Ed altri


Inoltre studiamo anche delle brevi e semplici sequenze di
Tai Chi, molto facili da imparare.


Forniamo inoltre il materiale didattico per lo studio degli
esercizi.



La domenica mattina
dalle 10.30 alle 12.30 c’e’ pratica collettiva di Qi Gong e Tai Chi a villa
Celimontana, Al Celio, metro B Colosseo, metro A Manzoni o San Giovanni,
entrando da via della Navicella n. 12 in fondo al vialetto a sinistra. Info:
email marcellotaichi@supereva.it, Tel. 349-4504749. Per la lezione di prova
gratuita basta venire negli orari indicati con abbigliamento comodo e scarpe da
ginnastica. Durante l'anno si terranno seminari di approfondimento con i
maestri della scuola. Per gli interessati e' possibile seguire corsi di
formazione per l'insegnamento.






ARTICOLI SUL TAIJI QUAN





Tai Chi: 10 benefici e motivi scientificamente
provati per praticarlo




 



Scritto da Marta Albè



Creato 11 Dicembre 2014



 



Il Tai Chi è nato in Cina come arte marziale di
difesa. Agisce sulla totalità della persona, sia sul corpo che sulla mente.
Mira al raggiungimento del benessere completo coinvolgendo muscoli, polmoni,
cuore, respirazione e movimenti del corpo.




Nel Tai Chi, ad esempio, si esegue una serie di
movimenti lenti e circolari, come in una danza silenziosa. Ci si ricarica di
energia o ci si rilassa proprio grazie ai movimenti del corpo. Le tecniche del
Tai Chi hanno radici antichissime e si rifanno, tra l’altro, al Taoismo. Ancora
oggi il Tai Chi è molto più di una semplice ginnastica. La scienza la sta
prendendo in considerazione come forma di prevenzione e di medicina
complementare e alternativa.




Ecco alcuni dei principali benefici del Tai Chi.



1) Invecchiare bene



Il Tai Chi è un vero e proprio toccasana per la
salute degli anziani dopo i 60 anni, quando il corpo comincia a mostrare i
segni di indebolimento. Lo afferma uno studio pubblicato sull’European Journal
of Preventive Cardiology e promosso dall’Hong Kong Polytechnic University. Su
69 soggetti anziani osservati, 29 praticavano Tai Chi da 3 anni o più per
almeno un’ora e mezza alla settimana. I risultati hanno mostrato che questi
soggetti risultavano più in salute soprattutto per quanto riguarda pressione
arteriosa, resistenza vascolare e pressione del polso. Il Tai Chi prevede
movimenti dolci e armonici che si possono praticare anche in età avanzata.






2) Ridurre lo stress



Come fare per ridurre lo stress? Innanzitutto è
bene ritagliarsi un momento di relax ogni giorno. E il vostro rilassamento può
essere accompagnato proprio dal Tai Chi, che può unire i benefici della
meditazione a quelli del movimento. Con i suoi gesti lenti e circolari il Tai
Chi non solo rende il copro agile e armonioso, ma ha anche un effetto benefico
sul sistema nervoso, con una conseguente riduzione dello stress.






3) Abbassare la glicemia



Il Tai Chi sarebbe benefico per abbassare la
glicemia e indicato in particolare a chi soffre di diabete di tipo 2. Lo studio
è stato condotto su un gruppo di diabetici coreani e ha avuto una durata di sei
mesi. La pratica del Tai Chi è stata costante e regolare ed ha condotto ad una
riduzione notevole della glicemia a digiuno. I pazienti hanno imparato a
gestire meglio la malattia e a vivere con più energia e vitalità.








4) Ridurre pressione alta e colesterolo



La pratica del Tai Chi potrebbe essere utile per
ridurre la pressione alta e il colesterolo. Lo hanno rilevato alcuni studi
condotti presso l’Università di Taiwan, luogo dove per eccellenza gli abitanti
praticano questa disciplina. Nel corso degli anni la scienza ha iniziato a
confermare i numerosi benefici per la salute psico-fisica che questa pratica
antica può apportare nella nostra vita quotidiana. Il Tai Chi forse non può
fare miracoli, ma tentar non nuoce, visto che fare un po’ di attività fisica in
più può essere un vero toccasana.








5) Benessere del cuore



Tai Chi, benefico per il cuore e indicato per
chi ha problemi di insufficienza cardiaca. Lo evidenzia uno studio condotto dal
Beth Israel Deaconess Medical Center di Boston su 100 pazienti. Il Tai Chi ha
un impatto positivo sulla qualità della vita e sul benessere. Ha permesso ai
pazienti di vincere la pigrizia e allo stesso tempo di non compiere sforzi
eccessivi senza rinunciare a fare movimento.




6) Dormire meglio



Praticare il Tai Chi può rivelarsi utile in caso
di problemi del sonno. Presso l’Università della California è stato condotto
uno studio su 112 persone anziane con disturbi del sonno moderati. Sedici
settimane di pratica del Tai Chi hanno migliorato la qualità della vita e la
durata del sonno in modo significativo. Lo studio è stato pubblicato nel numero
di luglio 2008 della rivista scientifica Sleep.




7) Riprendersi dopo un ictus



Come evidenziato dall’Università di Harvard, uno
studio pubblicato nel numero di gennaio 2009 della rivista scientifica
Neurorehabilitation and Neural Repair ha rivelato che in 136 pazienti che
avevano avuto un ictus almeno 6 mesi prima, 12 settimane di pratica del Tai Chi
hanno contribuito a migliorare l’equilibrio, accompagnate da un programma di
riabilitazione composto da esercizi di respirazione, di stretching, per i
muscoli e per le articolazioni, e da passeggiate a piedi.




8) Trattare i sintomi della depressione



Uno studio pubblicato sull’American Journal of
Geriatric Psychiatry ha evidenziato che accompagnare i comuni trattamenti per i
sintomi della depressione con il Tai Chi può aiutare a migliorare la qualità
della vita e lo stato di salute dei pazienti. Lo studio è stato condotto su
persone anziane che, nonostante l’avanzazmento dell’età, hanno potuto praticare
il Tai Chi grazie ai suoi movimenti lenti e delicati.




9) Benefici per il cervello e la concentrazione



I ricercatori della University of South Florida
hanno collaborato con gli esperti cinesi per approfondire i benefici del Tai
Chi sul cervello. Hanno scoperto che, dopo 40 settimane, coloro che avevano
praticato il Tai Chi tre volte alla settimana hanno beneficiato dei maggiori
miglioramenti per il cervello, in particolare per quanto riguarda il suo
volume, che potrebbe ridursi con l’avanzare dell’età. Ciò sarebbe dovuto
all’elevato livello di attenzione e di concentrazione necessario per eseguire
in modo corretto i movimenti del Tai Chi.




10) Benefici per le articolazioni



Uno studio condotto presso il Tufts Medical
Center ha evidenziato che gli adulti che soffrivano di osteoartrite alle
ginocchia hanno visto un vero e proprio miglioramento dei sintomi per quanto
riguarda il dolore e la funzionalità delle articolazioni praticando tai chi due
volte alla settimana. Oltre ai benefici per il corpo, le ricerche hanno
evidenziato effetti positivi del Tai Chi per alleviare l’ansia e per migliorare
la respirazione, grazie a una combinazione di movimento e meditazione.




Marta Albè



 



Tai Chi: la ricetta per invecchiare bene



 



Scritto da Roberta Ragni



Creato 05 Aprile 2012



 



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Tai Chi e anziani – Un’arte marziale cinese,
nata come tecnica di combattimento e oggi conosciuta come ginnastica e come
tecnica di medicina preventiva, potrebbe migliorare la salute del cuore degli
anziani: è il Tai Chi, o taijiquan, tecnica legata al movimento fisico e a una
profonda filosofia di vita che affonda i suoi contenuti in antichissime teorie
come quella del Bagua, dell’Yi Jing, ovvero dell’eterna alleanza degli opposti
e, più in generale, del Taoismo.


La lista delle sue implicazioni positive sulla
salute si allunga sempre di più e oggi scopriamo, grazie a uno studio
pubblicato sull’European Journal of Preventive Cardiology  e promosso
dall’Hong Kong Polytechnic University  , che il Tai Chi, che consiste
principalmente nell’esecuzione di una serie di movimenti lenti e circolari che
ricordano una danza silenziosa, ma che in realtà mimano la lotta con un
opponente immaginario, è un vero e proprio toccasana per la salute degli
anziani dopo i 60 anni, quando il corpo comincia a mostrare i segni di indebolimento.


I ricercatori hanno analizzato 69 soggetti
anziani, tenendoli sotto osservazione, tra cui 29 praticavano Tai Chi da almeno
3 anni per almeno un’ora e mezza alla settimana . I risultati hanno mostrato
che questi soggetti risultavano più in salute in quasi tutte le osservazioni
emodinamiche, tra cui la pressione arteriosa, la resistenza vascolare e la
pressione del polso. Un miglioramento significativo e’ stato registrato,
inoltre, in merito alla conformità delle arterie grandi e piccole (dal 40-44 per
cento in piu’) e alla forza muscolare, in particolare del ginocchio. Insomma,
erano più tonici e in salute rispetto a coloro che non lo avevano mai
praticato.


William Tsang, principale autore dell’indagine,
ha spiegato che “questo è il primo studio che esamina i possibili effetti del
Tai Chi sulla compliance arteriosa, confrontando i praticanti anziani Tai Chi
con i coetanei non praticanti. Riteniamo che il miglioramento provocato dagli
esercizi dipenda dalla combinazione di allenamento aerobico, stretching,
concentrazione mentale e meditazione promossa dai movimenti tipici del Tai Chi.
Un ulteriore vantaggio che favorisce l a promozione della disciplina tra gli
anziani – ha concluso – è che può essere praticata in qualsiasi momento e
ovunque, senza vincoli di apparecchiature o palestre” .


Un’ulteriore conferma, insomma, della validità
della “ricetta” che gli antichi cinesi ci hanno tramandato grazie a questa
disciplina che agisce sulla totalità della persona, nella sua armonica fusione
di corpo e spirito, per raggiungere un benessere completo, coinvolgendo
muscoli, polmoni, cuore e mente.


Roberta Ragni

 

Il Tai Chi contro i problemi di cuore e
l’insufficienza cardiaca


 

Scritto da Verdiana Amorosi

Creato 28 Aprile 2011

 

Sembrerà strano, ma esercitarsi con il Tai-Chi,
la disciplina che si può praticare anche nei parchi in questo periodo e molto
diffusa negli Stati Uniti, fa bene alla salute di tutti. Anche dei malati
cardiaci. E se si effettua l’allenamento con regolarità, un’ora per due volte
alla settimana, gli effetti di questa attività evidenziano grandi benefici per
la salute dell’uomo.


A rivelarlo è uno studio pubblicato su Archives
of Internal Medicine dai ricercatori americani dell’Harvard Medical School di
Boston, in cui emergono tutti gli effetti positivi di questa disciplina
orientale, che invita al movimento ma allo stesso tempo anche alla riflessione.


La ricerca è stata effettuata su 100 soggetti
con insufficienza cardiaca sistolica, che sono stati suddivisi in due gruppi
distinti per essere poi monitorati attentamente per ben tre anni, dal 2005 al
2008. Il primo gruppo, composto da 50 pazienti, aveva il compito di svolgere
un’ora di Tai Chi due volte a settimana per tre mesi. L’altro è stato invece
escluso da questa attività.


Risultato? Alla fine dei tre mesi, in seguito ad
un controllo dello stato di salute dei pazienti dei due gruppi, è emerso che la
qualità della vita di chi aveva praticato il Tai Chi era migliorata nettamente:
i pazienti mostravano una migliore forma fisica e mentale ed evidenziavano una
maggiore fiducia nell’eseguire sia gli esercizi fisici che le quotidiane
attività di routine.


“I pazienti con insufficienza cardiaca sistolica
cronica sono sempre stati considerati troppo fragili per poter praticare
esercizi fisici – hanno detto gli autori dello studio-. Il Tai Chi, invece,
risulta sicuro, e può aiutarli a svolgere le attività quotidiane e a migliorare
la qualità della vita e l’umore”.


Che voi abbiate un’insufficienza cardiaca o
meno, che ne dite di un po’ di Tai Chi nel parco? Non è un caso che da molti
questa pratica è stata definita la “meditazione che incontra il movimento”.


Verdiana Amorosi

 

 

Tai Chi: chi lo pratica si mantiene piu’ giovane

 

Scritto da Francesca Biagioli

Creato 30 Maggio 2014

 

 

Il Tai Chi come tante altre discipline e
pratiche di origine orientale, offre molti benefici sia a livello fisico che
psicologico. Ora una nuova ricerca ha scoperto che l’antica arte marziale
cinese è molto utile anche a rallentare il processo dell’invecchiamento agendo
come una sorta di trattamento anti-age direttamente sulle cellule.


Ad arrivare a questa conclusione sono stati i
ricercatori del China Medical University Hospital di Taichung (a Taiwan) che
hanno visto pubblicata la loro ricerca su Cell Transplantation. Il team di scienziati
ha voluto analizzare l’effetto del Tai Chi e della camminata a passo veloce
sulla longevità attraverso l’utilizzo di un campione di giovani al di sotto dei
25 anni divisi in 3 gruppi: il primo praticava il Tai Chi (TCC), il secondo la
camminata a passo veloce (BW) e il terzo non faceva nessun esercizio
particolare (NEH).


Al termine dell’esperimento, dopo un anno,
attraverso delle analisi specifiche si è visto che il gruppo di giovani che
praticava Tai Chi, aveva un incremento delle cellule 34 (o CD34+), cellule
staminali particolarmente importanti, in grado di sostenere diverse funzioni
del nostro corpo in modo da aiutarlo a mantenersi giovane. Inoltre, come ha
dichiarato Shinn-Zong Lin, autore principale dello studio: “E’ possibile che il
Tai Chi possa promuovere la vasodilatazione e aumentare il flusso di sangue”.


Il campione di persone che hanno partecipato
allo studio è stato scelto appositamente così giovane per evitare che i
risultati potessero essere falsati da altri fattori relativi alla persona come
assunzione di farmaci, malattie croniche, ecc. Inoltre perchè gli
organismi giovani hanno maggiore velocità di rinnovo cellulare.


“Considerando che la corsa veloce può richiedere
uno spazio più ampio o più strumenti, il Tai Chi sembra essere una scelta più
facile e più conveniente di esercitazione anti-invecchiamento” ha dichiarato
Lin.


Francesca Biagioli

Tai Chi per il cuore degli anziani

Il mondo accademico torna ad occuparsi della
disciplina orientale del tai chi, donando nuovo lustro ad una pratica diffusa,
ma di cui non si conoscono ancora tutti i benefici.


Il Tai Chi, infatti, non è solo un toccasana per
la mente e per la forma fisica e la lista delle sue implicazioni positive sulla
salute si allunga sempre di più.


Sapevamo già che può aiutare ad abbassare i
livelli glicemici nei malati di diabete, in particolare quello di tipo 2, che
può avere effetti molto positivi anche su coloro che soffrono di depressione,
che è straordinariamente efficace per la prevenzione delle cadute delle persone
anziane e che migliora la qualità della vita delle persone che soffrono di
insufficienza cardiaca cronica.


E proprio del legame tra thai chi e benessere
del cuore degli anziani si è occupata una ricerca dell’Hong Kong
Polytechnic University, pubblicata sull’European Journal of Preventive
Cardiology, che coinvolto 65 soggetti anziani: 29 reclutati da una palestra di
Tai Chi che avevano praticato gli esercizi per almeno un’ora e mezza alla
settimana per tre anni, e 36 persone senza alcuna esperienza di Tai Chi.


Ebbene, i soggetti che praticavano Tai Chi erano
più in salute in quasi tutte le osservazioni emodinamiche, tra cui la pressione
arteriosa, la resistenza vascolare e la pressione del polso. Inoltre, si è
registrato un miglioramento anche per quanto riguarda la conformità delle
arterie grandi e piccole (dal 40-44% in più) e alla forza muscolare, in
particolare del ginocchio.


William Tsang, principale autore dell’indagine,
ha dichiarato: “Riteniamo che il miglioramento provocato dagli esercizi dipenda
dalla combinazione di allenamento aerobico, stretching, concentrazione mentale
e meditazione promossa dai movimenti tipici del Tai Chi. Un ulteriore vantaggio
che favorisce la promozione della disciplina tra gli anziani – ha concluso – è
che può essere praticata in qualsiasi momento e ovunque, senza vincoli di
apparecchiature o palestre“.


Un’ulteriore conferma della validità della
“ricetta” che i popoli antichi ci hanno tramandato. Se i latini dicevano “mens
sana in corpore sano”, i cinesi erano altrettanto consci della necessità di
agire sulla totalità della persona, nella sua armonica fusione di corpo e
spirito, per raggiungere un benessere completo.


 

Parkinson: il Tai Chi aiuta a mantenere
l’equilibrio


Il Tai Chi potrebbe essere una valido aiuto nel
trattamento del morbo di Parkinson. I suoi movimenti lenti e controllati,
infatti, possono contrastare i disturbi dell’equilibrio tipici delle persone
affette dalla malattia, e i miglioramenti durano almeno tre mesi.


Lo rivela uno studio condotto da Li Fuzhong,
docente del Research Institute Oregon di Eugene negli Stati Uniti.


L’autrice ha analizzato 195 anziani divisi in
due gruppi: uno è stato sottoposto ad esercizi di Tai Chi progettati per
migliorare l’equilibrio centrale del corpo durante gli spostamenti e allenare
la forza e la resistenza; l’altro è stato sottoposto ad esercizi di stretching.


 

Dopo 24 settimane di corso, il primo gruppo ha
migliorato le sue prestazioni, mentre il secondo ha evidenziato un calo della
propria condizione motoria. Tre mesi dopo il test, nel gruppo allenato col Tai
Chi persistevano alcuni tra i benefici ottenuti, come una maggiore percezione
dell’equilibrio e una minore incidenza di cadute.


L’antica arte marziale cinese – oggi sempre più
conosciuta come ginnastica e tecnica di medicina preventiva – si è rivelata
dunque un valido aiuto nel migliorare la difficoltà a muovere i piedi e a stare
in piedi.


“E’ bene chiarire che non stiamo andando a
sbarazzarci dei sintomi – spiega la Fuzhong –. Il Tai Chi non è una droga né
una cura, ma può aiutare ad alleviare le difficoltà, a rallentare la
progressione della malattia e a diminuire l’incidenza delle cadute negli
anziani. Il nostro studio lo dimostra”.


 

Fabrizio Giona

 

Tai-chi, un valido aiuto per chi soffre di
scompensi cardiaci


Dettagli

Il mondo accademico torna ad occuparsi della
disciplina orientale del tai chi, donando nuovo lustro ad una pratica diffusa,
ma di cui non si conosco ancora tutti i benefici. Il Tai Chi, infatti, non è
solo un toccasana per la mente e per la forma fisica e la lista delle sue
implicazioni positive sulla salute si allunga sempre di più.


Sapevamo già che può aiutare ad abbassare i
livelli glicemici nei malati di diabete, in particolare quello di tipo 2, che
può avere effetti molto positivi anche su coloro che soffrono di depressione,
che è straordinariamente efficace per la prevenzione delle cadute delle persone
anziane e che migliora la qualità della vita delle persone che soffrono di
insufficienza cardiaca cronica.


E proprio del legame tra tai chi e benessere del
cuore si è occupata una ricerca del Beth Israel Deaconess Medical Center di
Boston che ha analizzato gli effetti del tai chi su pazienti con scompensi
cardiaci.


100 pazienti, tutti con scompenso cardiaco, sono
stati suddivisi in due gruppi: il primo è stato sottoposto a lezioni di tai-chi
della durata di un’ora, due volte alla settimana per 3 mesi; l’altro gruppo ha
seguito, invece, lezioni di educazione alla salute condotte sempre della durata
di un’ora e ripetute due volte alla settimana per tre mesi.


Alla fine dell’esperimento gli scienziati hanno
scoperto che coloro che avevano praticato il tai-chi avevano potuto giovare di
un grosso miglioramento della qualità della vita, dell’umore e della fiducia
nelle proprie capacità di svolgere esercizi o attività fisica in generale.


Innescando una reazione positiva, tutto ciò, si
era tramutato in una maggiore propensione all’impegno e allo sforzo fisico,
validi antidoti alla pigrizia, che può peggiorare le condizioni dei malati di
scompensi cardiaci che necessitano, invece, di movimento, seppur controllato.


La responsabile della ricerca Gloria Yeh
 spiega, infatti, che “in passato i pazienti con scompenso sono sempre
stati considerati troppo fragili per qualsiasi tipo di esercizio fisico: fino
agli inizi degli anni ’90 la prescrizione di astenersi da qualsiasi attività
era comune. In realtà oggi sappiamo che non è così e abbiamo deciso di mettere
alla prova il tai-chi perché si tratta di un’attività “dolce”, un esercizio
“meditativo” che non dovrebbe comportare sforzi eccessivi ma al contempo
potrebbe essere vantaggioso per impedire la totale immobilità dei pazienti, che
innesca un circolo vizioso peggiorando ulteriormente le capacità di movimento”.


Un’ulteriore conferma della validità della
“ricetta” antica che i popoli antichi ci hanno tramandato. Se i latini dicevano
“mens sana in corpore sano”, i cinesi erano altrettanto consci della necessità
di agire sulla totalità della persona, nella sua armonica fusione di corpo e
spirito, per raggiungere un benessere completo.


 

Roberta Ragni

 

Tai Chi: dalla Cina un aiuto per chi soffre di
insufficienza cardiaca cronica


 

Dalla Cina con furore: una delle arti marziali
più antiche d’Oriente, il tai chi, accorre in aiuto di chi soffre di cuore.


Ebbene sì, vi avevamo già parlato di come questa
pratica che unisce meditazione e movimento potesse essere utile nella cura del
diabete e della depressione, o nella prevenzione delle cadute nelle persone
anziane. Ora una nuova ricerca condotta dall’Harvard Medical School e
pubblicata su Archives of Internal Medicine, dimostra che il thai chi migliora
la qualità della vita delle persone che soffrono di insufficienza cardiaca
cronica.


Lo studio, guidato dalla dottoressa Gloria Y.
Yeh, è stato condotto su 100 soggetti affetti da questa patologia, esaminati
dal 2005 al 2008 e suddivisi in due gruppi. Il primo ha svolto un’ora di Tai
Chi due volte a settimana per tre mesi, mentre il secondo ha seguito solo una
formazione teorica. Al termine dell’esperimento è emerso che i pazienti che
avevano praticato l’arte marziale cinese rispondevano meglio alle terapie
proposte e riuscivano a svolgere con maggiore sicurezza le attività quotidiane.


A questo tipo di pazienti è solitamente vietato
ogni genere di attività fisica; il thai chi invece, conclude la dottoressa Yeh,
“possiede una modalità multi-componente formativa mente-corpo che è sicura e ha
buoni tassi di adesione, può fornire un valore aggiunto nel migliorare
l’esercizio quotidiano, la qualità della vita, auto-efficacia e l’umore nei
fragili, debilitati pazienti con insufficienza cardiaca sistolica“.


Questa malattia provoca infatti affaticamenti,
nausee e gonfiori, tutti fattori che portano spesso alla depressione per
l’impossibilità di vivere la quotidianità in maniera normale.


Due ore di tai chi alla settimana, coadiuvate
dalle giuste terapie e da uno stile di vita sano e regolare, possono però
aiutare i pazienti a riconquistare la fiducia in se stessi, praticando una
disciplina che non comporta rischi di stress o movimenti bruschi e
improvvisi. 


Eleonora Cresci

Tai chi: un aiuto per gli anziani contro le
cadute


 

 

In un periodo nel quale l’attenzione al
benessere diventa un mito, i metodi e le tecniche di rilassamento e di cura del
corpo si moltiplicano, colorandosi anche di un fascino esotico, l’interesse per
il thai chi è destinato ad aumentare.


Questa antichissima arte marziale cinese,
sintesi tra meditazione in movimento e sistema di lotta, ha tuttavia i
requisiti giusti per meritare tanta attenzione. E’ una disciplina completa,
dagli effetti terapeutici provati anche scientificamente.


Abbiamo già visto che diversi studi hanno
dimostrato le proprietà benefiche di questa arte marziale nella cura del
diabete e della depressione. Ora una nuova ricerca condotta dalle Società
Geriatriche della Gran Bretagna e degli Stati Uniti dimostra che la pratica di
questa arte marziale è straordinariamente efficace per la prevenzione delle
cadute delle persone anziane. Lo studio è pubblicato sul Journal of the
American Geriatrics Society.


Attraverso i suoi movimenti lenti, dolci e
consapevoli, uniti a tecniche di respirazione, il thai chi consente di
raggiungere  l’armonia e il corretto equilibrio tra corpo e mente. La
parola chiave è proprio equilibrio: è questo infatti a garantire anche la
stabilità e la coordinazione dei movimenti evitando le cadute che, come ricorda
Mary Tinetti, che ha partecipato alla ricerca “al pari delle malattie
cardiocircolatorie, sono il principale problema di salute per gli anziani, ma
con una corretta serie di esercizi possono essere ridotte del 55%”.


Naturalmente la pratica di questa disciplina
deve essere associata ad altri sistemi di prevenzione, quali l’assunzione di
vitamina D, in grado di rinforzare le ossa, e l’abbandono del consumo di
sonniferi ed antidepressivi che attenuano la prontezza di riflessi e riducono
le capacità di coordinazione. Se il thai chi è stato riconosciuto un valido
strumento terapeutico anche nella cura della depressione, si presenta allora
come un valido alleato nel combattere gli stati  di calo dell’umore che
spesso possono colpire gli anziani.


Lo studio costituisce un’ulteriore prova della
necessità di agire sulla totalità della persona, nella sua armonica fusione di
corpo e spirito, per raggiungere un benessere completo.


Francesca Di Giorgio

 

Tai Chi, la cura per diabete e depressione

 

Una disciplina antica basata sul respiro che sta
riscoprendo i consensi scientifici anche dal mondo accademico.


Se due ricerche parallele sono una buona
garanzia, la terza dà la certezza assoluta. Vi avevamo già detto che
l’Università della Florida e la Chungnam National University avevano dimostrato
che la pratica del tai Chi ha effetti benefici sul diabete, in quanto consente
di abbassare la glicemia.


Ebbene la terza conferma viene dai ricercatori
australiani, dell’University of Queensland di Brisbane St Lucia. Nato come
sistema di autodifesa, il Tai Chi si è trasformato nel corso dei secoli in una
raffinata forma di esercizio per la salute ed il benessere. Attraverso questa
arte si impara a tranquillizzare la mente, a muovere il corpo in modo rilassato
e consapevole, a calmare il respiro. E gli effetti positivi si estendono a
tutto l’organismo, fino a determinare, appunto, un abbassamento dei valori
della glicemia, nelle persone affette da diabete mellito.


I ricercatori hanno sottoposto alcuni pazienti a
un programma terapeutico, della durata di tre mesi, incentrato sulla pratica
del tai Chi. Al termine di questo periodo, il girovita dei partecipanti allo
studio si era ridotto di circa il 4%, l’ipertensione era scesa del 9% ed il
livello di glucosio del 6%. Risultati estremamente confortanti, dunque. Ma non
è tutto.


Scopo ultimo del tai Chi è stimolare il libero
fluire dell’energia vitale, ristabilendo, in tal modo, armonia ed equilibrio
tra corpo, mente e spirito. Non sono soltanto parole, non è la semplice
enunciazione di una filosofia per attrarre pubblico. I ricercatori
dell’University of Queensland hanno infatti rilevato che questa arte ha effetti
molto positivi anche su coloro che soffrono di depressione: la pratica del tai
Chi per tre mesi, infatti, portava ad una riduzione della percentuale di
individui affetti da sindrome depressiva dal 60% al 20%.


Dati significativi, dunque: vale sicuramente la
pena di approfondire questo filone, soprattutto se tra le possibilità per
alleviare patologie serie come diabete e depressione, rientra un esercizio
fisico per di più molto leggero, che esclude quindi l’assunzione massiccia di
farmaci.


Francesca Di Giorgio

Tai Chi: e l’arte marziale ti cura il diabete

 

Arriva dalla Cina un nuovo metodo per
sconfiggere il diabete. O meglio: nuovo mica tanto, visto che si parla
dell’arte marziale del Tai Chi, che di anni sul groppone ne ha un bel po’.


E allora, cosa c’entra il tai Chi col diabete,
in particolare quello di tipo 2? Ce lo dice uno studio condotto dai ricercatori
dell’Università della Florida e della coreana Chungnam National University e
pubblicato sul Journal of Alternative and Complementary Medicine.


Nei casi di diabete di tipo 2, il Tai Chi, che
consiste nell’eseguire una serie di movimenti lenti e circolari simili a una
danza silenziosa, sarebbe in grado di far abbassare la glicemia.


Lo studio è durato sei mesi e ha visto coinvolti
diversi adulti coreani diabetici. A metà dei partecipanti è stato fatto
praticare il Tai Chi per due giorni a settimana in una struttura specifica
sotto la supervisione di un istruttore e per altri tre giorni di prove a casa
propria, mentre l’altro gruppo non ha eseguito alcun esercizio.


Al termine del programma, nei partecipanti che
avevano fatto tai Chi si è riscontrata una notevole riduzione del livello
glicemico a digiuno. In più, queste persone hanno imparato a gestire meglio la
malattia e a vivere con più energia e vitalità. Le condizioni dell’altro
gruppo, invece, sono rimaste invariate.


Così, secondo i ricercatori, il Tai Chi dà gli
stessi benefici degli esercizi aerobici sul controllo del diabete, ma “la
differenza è che il Tai Chi è un tipo di esercizio a basso impatto, il che
significa che è meno stressante per ossa, articolazioni e muscoli che non
un’intensa attività fisica”.


Germana Carillo


 


Sclerosi multipla e Tai Chi: i benefici di un’antica
arte cinese


09/09/2014


Uno studio
tedesco ha analizzato l’impatto della pratica che combina tecniche di
rilassamento e respirazione sulle persone con SM. I risultati indicano benefici
nell’equilibrio, nella coordinazione, ma anche sul benessere psicologico


Il Tai Chi è
un'arte marziale cinese che combina tecniche di respirazione e di rilassamento
profondo con movimenti lenti e aggraziati
. È in gran parte basato sulla tecnica e non richiede
una grande forza per la sua applicazione, inoltre può essere effettuato
singolarmente o in gruppi. Ci sono diverse forme di Tai Chi, ognuna
caratterizzata da movimenti e stili diversi. Uno studio tedesco ha analizzato i
benefici apportati dalla pratica del Tai chi in persone con SM. È stato
utilizzato lo stile Yang, la forma più popolare di quest’arte e ampiamente
praticata in Germania, caratterizzata da una serie di movimenti che possono
essere appresi un po’ alla volta e poi combinati insieme per creare sequenze
più lunghe.


Nel passato
alcuni gli effetti fisici e psicologici del Tai Chi sono stati esaminati
 in maniera abbastanza ampia in gruppi di persone anziane o gruppi di
patologie croniche, sottolineando benefici su questi gruppi di persone. Nella
SM la pratica del Tai Chi ha portato effetti positivi sull’equilibrio, sulla
riduzione dello stress e dell’ansia.


L’attuale
studio pubblicato sulla rivista BMC Neurol. ha coinvolto complessivamente 32
persone con SM, di cui 15 hanno preso parte a sei mesi di programma di Tai Chi,
durante i quali hanno partecipato a un corso della durata di 90 minuti con
frequenza settimanale mentre gli altri 17, che rappresentavano il gruppo di
controllo non hanno partecipato a nessun gruppo di Tai Chi.


Per poter
partecipare le persone dovevano essere in grado di camminare senza un ausilio,
avere un punteggio EDSS inferiore a 5 e non aver avuto una ricaduta di SM per
quattro settimane prima dell'inizio dello studio. Tutti i partecipanti hanno
preso parte a una serie di valutazioni, prima e dopo il periodo di studio di
sei mesi, che comprendevano lo studio dell'equilibrio, stanchezza, depressione
e qualità della vita.


17
partecipanti hanno ricevuto un trattamento come di consueto (gruppo di
controllo), quindi erano istruiti a consultare i loro medici professionisti
come fanno di solito sarebbe, ma lo hanno fatto senza Tai Chi.


Lo studio ha
trovato che i partecipanti che avevano preso parte al programma di Tai Chi
hanno avuto miglioramenti significativi nel loro equilibrio, nella
coordinazione e nella depressione. I livelli di fatica sono rimasti
relativamente stabili nel gruppo Tai Chi, mentre risultavano aumentati nel
gruppo di controllo.


I risultati
dello studio indicano che il Tai Chi potrebbe essere utile per le persone con
SM
, poiché
sembra avere un effetto benefico sull'equilibrio e la coordinazione e anche sul
benessere psicologico. Gli autori sottolineano la necessità che ulteriori studi
per confermare i loro risultati, per valutare il tipo di movimenti utilizzato e
per valutare anche altri aspetti e altri sintomi, non presi in considerazione
dall’attuale studio.


BMC Neurol. 2014 Aug 23;14(1):165. [Epub ahead
of print] Mindfulness-based interventions in multiple sclerosis: beneficial
effects of Tai Chi on balance, coordination, fatigue and depression. Burschka
JM, Keune PM, Oy U, Oschmann P, Kuhn P.





 

FESTA NAZIONALE DEI
VEGETARIANI/VEGAN


E FESTA DEL TAI CHI
E DEL QI GONG A ROMA




DOMENICA 8 MAGGIO 2016


9,00 – 21,00 - Piazza Re di Roma


 


P R O G R A M M A DI TAI CHI E QI GONG


 


TAI CHI E QI GONG


 


Ore 10,30: “Qi Gong per Tutti”, Sciogliere il Corpo, Elasticizzare la
Struttura Interna, Attivare L’Energia (Qi)


 


Ore 11,30: “Tai Chi Chuan di base, lezione per tutti”,
con i Maestri Silvia Polizzi, e Marcello Giusti,


 


Ore 12,00: “Arte Marziale, Arte del Movimento”,
performance di Tai Chi Chuan,


Taiji Shan (Ventaglio) e Taiji Jiàn (Spada) dei
Maestri Silvia Polizzi e Marcello Giusti


 


Ore 12,30: “Lezione di Tai Chi Chuan di
approfondimento”


con i Maestri Silvia Polizzi e Marcello Giusti


 


Ore 13,00: Conferenza su “I principi del Tai Chi, Arte di Lunga Vita”


 presentazione
del Maestro Silvia Polizzi


 


PARTECIPAZIONE LIBERA E GRATUITA


 


 


Info: MARCELLO, Tel. 349.4504749,


e-mail: marcellotaichi@supereva.it




VIDEO YOU TUBE: IL CANALE DI MARCELLOTAICHI: http://www.youtube.com/user/marcellotaichi


Facebook: Marcello Taichi - Taijiquan e Qi Gong a Roma :  https://www.facebook.com/taijiquanroma







 





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