giovedì 12 maggio 2016

Tai Chi Forma 13 Chen a Piazza Re di Roma con i Vegetariani









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I corsi sono adatti
anche ai principianti. Per la lezione di prova basta venire negli orari
indicati con abbigliamento comodo e scarpe da ginnastica. La lezione di prova
e’ gratuita.


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TAI CHI
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Come l’agopuntura, il Tai Chi, con i suoi movimenti morbidi e armoniosi,
contribuisce a rendere più flessibili le articolazioni, eliminando blocchi
cronici e a rendendo più scorrevole e libero il flusso energetico. Insieme ad
una dieta, ai massaggi e all’agopuntura, il Tai Chi e il Qi gong integrano
l’insieme di tecniche offerte oggi dalla medicina cinese per salvaguardare il
benessere psicofisico.


Il Tai Chi e il Qi Gong possono essere definiti come l'arte
di sentirsi bene. Fin dall'antichità, in Cina sono state sviluppate delle
tecniche di salute per guarire da ogni tipo di malattia, per riequilibrare il
corpo, ma anche per aumentare l'energia vitale dell'individuo ed interagire con
essa in molte maniere. L'insieme di queste tecniche, in epoca contemporanea, ha
preso il nome di Tai Chi e Qi Gong.


Nel Tai Chi si apprendono movimenti estremamente dolci,
calibrati e lenti che, uniti ad un forte flusso di energia, portano ad un
equilibrio totale del corpo. Questa tecnica Orientale e arma ideale per
recuperare la salute, un metodo di "agopuntura naturale" e una arte
marziale di difesa non-competitiva. In definitiva un complesso sentimento di
totalita.


La prima parte della lezione e incentrata sullo
scioglimento, l allineamento posturale, l’ attivazione energetica ed il qi
gong, poi si studiano le forme brevi dello stile yang e chen.


Lavoriamo molto sul rilassamento, lo scioglimento del corpo
e delle articolazioni, la postura e vari esercizi di Qi Gong per attivare la
circolazione dell'energia interna.


Ecco alcune delle sequenze di Qi Gong che pratichiamo:


Il Nei Gong (Lavoro Interno), Gli esercizi della Longevita
Gli Otto Pezzi di Broccato, I 18 Esercizi Taoisti, Gli 8 Pezzi di Broccato, Gli
esercizi del Drago, Il Qi gong del Bozzolo di Seta, Il Qi gong dei 5 Animali,
Ed altri


Inoltre studiamo anche delle brevi e semplici sequenze di
Tai Chi, molto facili da imparare.


Forniamo inoltre il materiale didattico per lo studio degli
esercizi.



La domenica mattina
dalle 10.30 alle 12.30 c’e’ pratica collettiva di Qi Gong e Tai Chi a villa
Celimontana, Al Celio, metro B Colosseo, metro A Manzoni o San Giovanni,
entrando da via della Navicella n. 12 in fondo al vialetto a sinistra. Info:
email marcellotaichi@supereva.it, Tel. 349-4504749. Per la lezione di prova
gratuita basta venire negli orari indicati con abbigliamento comodo e scarpe da
ginnastica. Durante l'anno si terranno seminari di approfondimento con i
maestri della scuola. Per gli interessati e' possibile seguire corsi di
formazione per l'insegnamento.






SALUTE: CONTRO DEPRESSIONE E DIABETE IL
'TAI CHI' AIUTA




(ASCA) - Roma, 22 gen - Seguire un corso di Tai Chi potrebbe
aiutare a contrastare diabete e depressione con una sola mossa: e' quanto
emerge dallo studio condotto dai ricercatori dell'University of Queensland di
Brisbane St Lucia, in Australia.




La ricerca ha dimostrato che e' sufficiente seguire per un periodo
di tre mesi un programma terapeutico basato sul Tai Chi per ridurre depressione
e diabete. Al termine dell'esperimento, infatti, il girovita dei partecipanti
era diminuito dal 4-3%, il livello di glucosio nel sangue si era abbassato del
6%, l'ipertensione del 9% e la percentuale di coloro che erano affetti da
sindrome depressiva si era ridotta dal 60 al 20%.




''Lo studio - spiega Liu Xin, ricercatore dell'University of
Queensland ed esperto della 'mind-body therapy' - dimostra che in breve tempo
e' stato possibile ottenere risultati promettenti solo grazie all'uso degli esercizi,
senza intervenire sul regime alimentare dei partecipanti''.










Il Taijiquan presenta interessanti
collegamenti con la


medicina tradizionale cinese.





Tali collegamenti partono dalla prevenzione, conservazione della
salute ed arrivano alle pratiche terapeutiche a tale scopo attraverso due
prospettive: una tipica della
scienza medica occidentale e
una di quella tradizionale.


Il T'ai
Chi Ch'üan, dal punto di vista occidentale, è una "ginnastica dolce",
poiché non impegna eccessivamente né la struttura osteo-muscolare né la
funzione cardiorespiratoria, può contribuire invece a migliorarne la
funzionalità.


In Oriente, ma anche in alcuni
paesi occidentali esistono centri che utilizzano il T'ai Chi Ch'üan per la cura
di differenti affezioni soprattutto
patologie
"funzionali" o "psicosomatiche", ed è ritenuto un
importante supporto ad altre
terapie.

Il T'ai
Chi Ch'üan sviluppa e potenzia l'
energia interna Qi favorendone una
corretta
circolazione, ripristina un corretto funzionamento dell'organismo e crea un'armonia
fra
mente e corpo.

Questo
perché agisce con la sinergia di tre importanti elementi:






§  Assoluta calma della mente,
attraverso la
concentrazione.


§  Lenta e continua esecuzione
dei movimenti circolari dell'esercizio principale ed in uno stato di totale
decontrazione
muscolare.


§  Respirazione addominale associata ai
movimenti del corpo.


La concentrazione ha il potere di svuotare la mente da
informazioni che ostacolano il regolare fluire della vita quotidiana e induce
uno stato di rilassamento interiore ed esteriore.


La
fluidità di esecuzione e l'utilizzo durante il movimento della respirazione ci
permette una maggiore comprensione delle posture scorrette, legate a
contratture, consentendo di
conseguenza lo scioglimento delle tensioni muscolari ed emozionali.


L'elasticità fisica, sviluppata
attraverso la costanza dell'esercizio si riflette in una elasticità sul piano
psichico. Una respirazione regolare, profonda e ritmata, elimina le
tensioni, e svolge l'azione di
massaggio fisiologico degli
organi interni.


Nel
T'ai Chi Ch'üan vi è l'utilizzo della
pressione su punti corporei
corrispondenti ad alcuni dei punti vitali (
Dianxue
, Tien Hsüeh)
simili ai punti di
agopuntura., la cui
stimolazione risulta utile nel migliorare la circolazione dell'energia vitale.


Da un
punto di vista
medico, tale disciplina è
un buon metodo di prevenzione delle
malattie e di conservazione
della salute oltre che uno strumento di cura, sempre abbinato ad adeguate
regole di vita.






GLI EFFETTI BENEFICI DEL TAI CHI ________________________________________





Il Tai
Chi Chuan è un’arte marziale, praticata in Cina da diversi secoli. Essa combina
tecniche di respirazione diaframmatica e di rilassamento, con posizioni che
fluiscono armoniosamente l’una nell’altra tramite movimenti lenti, garbati ed
equilibrati. Il Tai Chi Chuan comprende vari stili: i più praticati sono lo
Yang e il Chen; la fluidità e la continuità dei movimenti sono comune
denominatore di tutti gli stili. Questo esercizio è riconosciuto per avere
effetti benefici sia dal punto di vista psicologico, sia nel favorire il
controllo dell’equilibrio, l’agilità e la salute cardiovascolare, soprattutto
in pazienti anziani.




Tuttavia,
l’efficacia di questa pratica rispetto agli esiti di salute è difficile da
dimostrare; l’approccio naturale, la lunga storia e la visione olistica sono
argomenti che non aiutano a sistematizzare.




Oggi la
medicina scientifica è considerata essere quella “evidence based”, vale a dire
una medicina le cui terapie hanno mostrato di migliorare esiti clinici ben
definiti, attraverso sperimentazioni cliniche basate sul confronto tra gruppi
di pazienti organizzati in base alla allocazione casuale al trattamento, i
“randomized clinical trial” (RCT). Sulla base di questo metodo, risulta
difficile sistematizzare l’efficacia delle “terapie non convenzionali” cui
viene attribuito un approccio “olistico”; seguire tale approccio significa
infatti adottare un punto di vista “multifattoriale” nello studiare
l’insorgenza e lo sviluppo delle malattie, in base al quale la patologia è
pensata come il risultato di una combinazione complessa di diversi elementi
fisici, psicologici e sociali (1). Il riconoscimento di questa dinamica, per
quanto possibile utilizzata anche negli studi epidemiologici, rende tuttavia
delicata l’interpretazione dei risultati.


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I
risultati nella letteratura scientifica




Nell’ultimo
decennio sono stati presentati numerosi lavori relativi ai molteplici effetti
di questa pratica sulla salute. In questo articolo verranno tuttavia
rendicontate esclusivamente due pubblicazioni fra le più recenti, che sono
state redatte con il metodo della revisione sistematica e della metanalisi
(2,3).




La
revisione sistematica di Wang e coll. prende in considerazione 743 articoli
originali sul Tai Chi, in lingua inglese o cinese. I risultati vengono
presentati sulla base dell’efficacia rispetto ai diversi esiti di salute.




Vengono
valutati principalmente:


1.       
il mantenimento dell’equilibrio e la diminuzione delle cadute nell’anziano,


2.       
le malattie muscolo-scheletriche,


3.       
l’ipertensione,


4.       
il sistema cardiovascolare e respiratorio,


5.       
la risposta psicologica.


1.       
sono stati selezionati 11 articoli originali, 10 statunitensi ed 1 cinese. In
tutti i casi sono riferiti l’aumento della stabilità e dell’equilibrio e la
riduzione nel numero delle cadute.


2.       
sono stati selezionati 4 articoli originali, 3 statunitensi ed 1 cinese. In 3
studi sono riferiti l’aumento della mobilità funzionale e il miglioramento
della qualità della vita in pazienti anziani con osteoartrite o con altre
condizioni croniche disabilitanti. Un articolo descrive la mancanza di
efficacia nella diminuzione dei sintomi in pazienti con artitrite reumatoide.


3.       
sono stati selezionati 4 articoli originali, 2 statunitensi e 2 cinesi. In
tutti i casi è descritta la diminuzione della pressione, anche in pazienti in
fase di terapia post-infarto.


4.       
sono stati selezionati 17 articoli originali, 1 statunitense e 16 cinesi. Di
questi studi 15 riferiscono un miglioramento nella funzione cardiorespiratoria,
anche in pazienti anziani e in pazienti con bypass coronarico, mentre 2
rilevano assenza di miglioramenti.


5.       
sono stati selezionati 6 articoli originali, 1 cinese e 5 eseguiti in altri
Paesi, tra cui Stati Uniti, Canada ed Australia. Tutti gli studi, escluso
quello eseguito negli Stati Uniti su 135 pazienti, descrivono la diminuzione di
ansia stress e depressione.


Taylor-
Piliae, nella sua metanalisi mette in relazione l’effetto della pratica del Tai
Chi con lo sviluppo delle capacità aerobiche. Prende in considerazione 8 studi
per un totale di 344 soggetti di età compresa tra i 50 e i 60 anni. I
risultati, espressi in volume di ossigeno/kg di peso corporeo al minuto,
indicano uno sviluppo maggiore della capacità aerobica nelle donne rispetto
agli uomini. Un aumento della capacità aerobica si riscontra anche in coloro
che praticano il classico stile Yang (108 movimenti) per un periodo di 52
settimane rispetto a soggetti che non svolgono alcuna attività fisica. Le
raccomandazioni conclusive indicano la pratica del Tai Chi come una possibile
forma di attività aerobica, facilmente praticabile, poco costosa ed accessibile
alla fascia di età che può trarne maggior beneficio.




Nel
maggio del 2003 il Dors ha sostenuto un programma di attività fisica sul luogo
di lavoro, nato spontaneamente su iniziativa dei collaboratori. E’ stato scelto
il Tai Chi sulla base dell’esperienza di alcuni colleghi ed è stato ricercato
un Maestro che potesse raggiungere la sede lavorativa. Sono stati invitati a
partecipare tutti gli interessati, che appartenessero o meno al gruppo DoRS.
L’attività consiste in un’ora e mezza di esercizio settimanale, fuori orario di
lavoro e con pagamento a carico di ogni lavoratore. La ginnastica viene
praticata in estate nel parco pubblico adiacente la sede, e in inverno in un
locale chiuso appartenente alla sede lavorativa. Non è stata promossa alcuna
campagna per spingere i lavoratori ad aderire; la partecipazione si è fondata
principalmente sulla sensibilità personale e sullo spirito di corpo.


Il
gruppo iniziale era formato da 21 colleghi, 9 uomini e 12 donne. Il 38% (5
uomini e 3 donne) ha abbandonato l’esercizio dopo 3 mesi, mentre 13 (62%) hanno
continuato a frequentare il corso. Dopo circa 1 anno si sono aggiunti 2 nuovi
partecipanti. Al momento il gruppo è costituito da 5 uomini e 10 donne. La
lezione settimanale conta sempre su una partecipazione di almeno il 50% degli
iscritti.


Dopo un
anno di pratica, i partecipanti descrivono uno sviluppo della consapevolezza
della propria postura ed un maggiore controllo delle posizioni che vengono
prese durante il lavoro. 2 persone riferiscono anche un aumento della calma e
della concentrazione. Non sono stati a tutt’oggi descritti miglioramenti delle
malattie muscolo-scheletriche, attribuibili probabilmente ad effetti a più
lungo termine. Altri effetti sulla salute devono ancora essere valutati.








Il Tai chi - benefico per le persone anziane

By:
Jody Cross


Nella
genetica nuovi indizi sulle cause dell’Alzheimer


La
giornata mondiale contro l’Alzheimer


Annunciato
lo sviluppo di un nuovo farmaco contro l’Alzheimer


Connessioni
tra l’Alzheimer e i valori della tiroide nelle donne


Dopo la
menopausa: effetti del sonno sul rischio d’infarto


La
pratica del Tai Chi ha origine secoli orsono in Cina. Monaci buddisti e preti
taoisti avrebbero studiato il movimento degli animali e del sistema solare, e
trasformato questi movimenti in esercizi designati a incrementare la forza e ad
aumentare la longevità.




Il Tai
Chi, così come è praticato oggi, comporta una serie di movimenti del corpo,
controllati armoniosamente e a basso-impatto, che includono un'andatura
graduale, lo spostamento dei pesi, e delle rotazioni, mentre il corpo resta
dritto e in posizione eretta. Questa disciplina è praticata molto lentamente,
regolarmente, e con delicatezza, con enfasi sulla continuità del movimento. Uno
dei principi chiave del Tai Chi è che non bisogna forzare nulla. E' concepito
come una lingua vivente del corpo, della mente e dello spirito.




I
benefici del Tai Chi si stanno dimostrando un utile complemento alla medicina
occidentale. Il Tai Chi aiuta a coltivare un equilibrio migliore attraverso il
miglioramento della coordinazione e il controllo corporeo nel corso dei
movimenti. Gli anziani, anche coloro oltre gli ottant'anni, ritengono che la
forza, l'equilibrio e la flessibilità sviluppati con la pratica del Tai Chi
siano di aiuto a estendere i benefici di una buona salute e di fiducia in se
stessi negli anni successivi.




La
capacità di focalizzare l'attenzione, che viene sviluppata nella pratica del
Tai Chi, non solo rilassa il corpo e la mente, ma aiuta a mantenere la vivacità
mentale. Il Tai Chi rinforza i muscoli, aiuta a ridurre lo stress, migliora la
concentrazione e aumenta l'energia.




La
comunità sanitaria studia continuamente gli effetti del Tai Chi sugli anziani.
Un gruppo di persone anziane, con una media intorno agli ottant'anni, prese
parte a uno studio condotto dall'Università dell'Illinois nel 2006. Nell'arco
di meno di sei mesi furono registrati nel gruppo forti miglioramenti
dell'equilibrio, del livello di energia, della flessibilità e della qualità del
sonno.




In un
altro studio effettuato alla Mayo Clinic, fu rilevato, negli anziani che
praticavano regolarmente il Tai chi, un sollievo ai sintomi di ansia, dolore
cronico e depressione, e inoltre, un miglioramento della coordinazione e una
riduzione del numero delle cadute. Oltre a ciò venne riscontrato anche il
miglioramento dello svolgimento delle attività fische quotidiane, fondamentale
per una vita autosufficiente. Altri benefici registrati dalla pratica del Tai
Chi comprendevano la riduzione dei dolori legati all'artrosi, della rigidità
delle articolazioni, e della pressione alta.




Il Tai
Chi è veramente accessibile a persone di tutte le età. Persino persone che
necessitano di tutori per la deambulazione possono partecipare a forme
modificate di Tai Chi. E' una pratica che non richiede un abbigliamento o
un'attrezzatura speciale, e può essere facilmente praticata ovunque, con rischi
minimi. I corsi vengono praticati nei centri per gli anziani, nei parchi, nei
centri sociali e nei centri sportivi.




Inoltre
il Tai Chi favorisce l'incontro con le persone, una maggiore fiducia in se
stessi e l'indipendenza.






Tai chi, un toccasana

per gli anziani



Numerosi
studi promuovono la disciplina orientale contro insonnia, colesterolo,
osteoporosi






Ha
perso ogni contenuto agonistico per diventare un sistema in grado di migliorare
la salute del corpo e della mente senza compiere sforzi particolari. Per questo
il tai chi (o taijiquan) è indicato anche per gli anziani.


La
pratica di quest'arte marziale cinese consiste nell'esecuzione di una sequenza
di movimenti che riproducono, al rallentatore, un combattimento con un
avversario immaginario.


«L'esercizio
rende il corpo più agile e flessibile e migliora la postura con grandi benefici
per schiena, spalle e collo, contrastando anche l'insorgere di artriti», spiega
Sergio Raimondo, docente presso la facoltà di scienze motorie a Urbino. E il
coordinamento tra respiro e mosse ha un effetto antistress.


Una
messe di studi si è affastellata in questi anni promuovendo il tai chi.


• Una
recente ricerca della University of California di Los Angeles ha dimostrato che
aiuta a combattere l'insonnia negli anziani.



Un'indagine della National Taiwan University è giunta alla conclusione che fa
abbassare i livelli di colesterolo e dei trigliceridi nel sangue degli
individui ad alto rischio cardiaco.


• Studi
della Harvard Medical School hanno attestato il suo ruolo nella difesa
dall'osteoporosi.


• Una
ricerca della Tufts University ha dimostrato che il tai chi attenua i sintomi
dell'artrosi del ginocchio.


Il tai
chi può essere praticato da tutti e anche per gli anziani non presenta alcuna
controindicazione


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Tai Chi Chuan: Così rafforza il sistema
immunitario






 


Sulla rivista
“Psychosomatic Medicine” sono riportati i risultati della ricerca effettuata da
un gruppo di studiosi californiani, dell’Università di Los Angeles, guidato da
M. R. Irwin, rinnomato nel campo della Psiconeuroimmunologia.



Essi hanno dimostrano gli effetti della disciplina sull’herpes zoster.



Gli obiettivi che si erano preposti erano:

accertare se davvero il Tai chi ha effetti di potenziamento della risposta
immunitaria verso i virus;

dimostrare il tanto elogiato effetto positivo sulla salute globale dei
praticanti.

Premesso che dopo aver contratto l’infezione da varicella, si forma una memoria
immunitaria basata su:

linfociti B capaci di produrre anticorpi specifici contro il virus;

linfociti T capaci di tenere a bada la riproduzione dei virus all’interno
dell’organismo.

Quest’ultima classe di cellule è veramente decisiva per impedire il
manifestarsi dell’herpes zoster, che, in realtà, è una riattivazione del virus
che ha prodotto la varicella.



L’invecchiamento ed il conseguente declino di questo tipo di immunità (detta
cellulo-mediata) favorisce l’insorgere della malattia.

Anche la depressione per il suo potere immunodepressivo, favorisce l’herpes;
pertanto dall’esperimento sono state escluse persone con problemi psichiatrici,
quali la depressione maggiore.



Tutti i partecipanti all’esperimento avevano contratto, in passato la varicella
e prima di iniziare è stata misurata loro, la reattività dei linfociti T
specifici per il virus della varicella zoster, non che le loro condizioni di
salute generale.



L’esperimento è stato condotto su un gruppo di ultrasessantenni, con annesso
gruppo di controllo. Essi hanno praticato per 15 settimane una forma
standardizzata di Tai Chi, 3 volte a settimana, con incontri di 45 minuti. Allo
scadere del periodo, il gruppo che ha praticato Tai Chi, ha fatto registrare un
incremento della risposta immunitaria del 50% in più rispetto al gruppo di
controllo. Il miglioramento fisico c’è stato per tutti ma è stato notevole
soprattutto per chi era partito con più disturbi.



Il motivo per cui il Tai Chi ha permesso di raggiungere tali risultati è che
tale disciplina diminuisce l’attivazione dell’asse dello stress e del sistema
nervoso simpatico che hanno notoriamente effetti soppressivi sull’immunità.

Il Tai Chi non è solo rilassamento ma anche ginnastica aerobica; pertanto porta
giovamento ai sistemi cardiovascolare, respiratorio e muscolo-scheletrico.
Ulteriori studi hanno documentato effetti positivi sulla muscolatura, sulle
articolazioni in soggetti artritici, sulla pressione arteriosa in soggetti
ipertesi. 


 


TAI CHI E DIABETE 


 Tratto
da:
AGI
Salute
, 2 Aprile 2008





Gli esercizi del Tai Chi aiutano le persone con diabete di tipo 2 a controllare la malattia,
dicono i ricercatori. Due studi separati hanno scoperto, in un programma di
esercizi durato 12 settimane, che questa disciplina cinese era riuscita a
potenziare il sistema immunitario e a ridurre i livelli di zucchero nel sangue.
Il Tai Chi, tradizionale arte marziale cinese, unisce respirazione profonda e
movimenti leggeri, favorendo il rilassamento. Entrambi gli studi, condotti uno
a Taiwan, l’altro in Australia, sono stati pubblicati dal British Journal of
Sports Medicine. Lo studio di Taiwan ha messo a confronto 30 persone con
diabete con 30 sane. In 12 settimane, i partecipanti hanno imparato i movimenti
del Tai Chi con un istruttore e un video che potevano guardare a casa. Si sono
allenati tre giorni a settimana, con lezioni di un’ora. Alla fine del
programma, i livelli di zucchero nel sangue erano scesi mentre il sistema
immunitario era potenziato (al contrario, l’attività fisica estrema può
deprimere il sistema immunitario). Lo studio australiano, più piccolo (solo 11
partecipanti) ha dato risultati simili. In più, sono stati notati anche altri
benefici: perdita di peso, diminuzione della pressione del sangue e
miglioramento della resistenza all’insulina.


 


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Tai Chi, elisir di
giovinezza


Nasce come un'arte di
combattimento potente e raffinata: la diversa coscienza posturale permette di
correggere problemi muscolari, tendinei ed ossei






MILANO, 10 novembre 2009 - Il Taijiquan, meglio conosciuto
come Tai chi, con i suoi movimenti lenti, continui ed aggraziati potrebbe
sembrare a noi occidentali, sempre tesi e indaffarati, un po’ anacronistico. Ma
così non è, e lo dimostra il numero crescente di persone che in tutto il mondo
lo praticano, proprio perché, in questo tempo sempre più veloce, il tai chi può
aiutare a ritrovare noi stessi e il nostro equilibrio psicofisico. Nonostante
questa crescente diffusione, intorno al tai chi esiste ancora una certa
confusione. L'immagine più comune di questa antica disciplina è quella di una
sorta di danza dai movimenti morbidi, il cui solo scopo é quello di guarire
un’umanità patologicamente stressata. E’ solo in parte vero, in quanto il tai
chi in realtà nasce come un'arte di combattimento molto potente e raffinata.
Nella maggior parte delle forme di Taijiquan oggi praticate nel mondo è
comunque tuttora presente la sostanza della scuola Chen, quella più antica. Un
sistema di studio che permette di sviluppare molte qualità, prima fra tutte il
rilassamento, condizione indispensabile per riuscire ad ottenere una buona
centratura, una maggiore elasticità, una corretta postura e che l’energia
vitale (Qi) inizi a fluire liberamente nel corpo. La diversa coscienza
posturale permette di acquisire la stabilità necessaria a correggere problemi
muscolari, tendinei ed ossei. La migliorata circolazione energetica, inoltre,
nutrendo il corpo, lo aiuta a mantenersi in buona salute.


In ogni lezione di tai chi (mono o
bisettimanale, della durata di circa un’ora e mezzo) durante l’esecuzione dei
singoli movimenti, si introducono gradualmente i principi fondamentali: si
impara così ad acquietare la mente, a muovere il corpo in modo rilassato e
consapevole, a calmare il respiro. Il Tai Chi Chuan può essere praticato a
tutte le età e per tutta la vita e, soprattutto, ovunque, proprio come avviene
in Cina. Ma il tai chi è anche molto di più. Grazie a una miriade di studi
effettuati da ricercatori di tutti i continenti, si sta imponendo anche come
uno strumento terapeutico di eccezionale valore. E così, mentre scienziati
australiani dimostrano che la sua pratica presenta significativi benefici in
chi soffre di artrite reumatoide e colleghi sudcoreani scoprono che le cadute
scendono del 31%, neurologi israeliani lo utilizzano nella riabilitazione delle
persone colpite da ictus e cardiologi di Harward lo abbinano alla terapia
standard dell'insufficienza cardiaca cronica.


Mabel Bocchi


 
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ALCUNI ricercatori americani
affermano che il Tai-Chi
:
può essere utilizzato per aumentare l’equilibrio e la stabilità con conseguente
riduzione delle cadute, si pensi all’incidenza della fratture nell’anziano»,

spiega Ettore De Giacomo, docente ai corsi di perfezionamento di agopuntura
deil’Università degli studi di Milano (www.naturmed.unimi.it), «per favorire le
funzioni cardiorespiratorie; per riabilitare pazienti affetti da esiti di
infarto miocardio acuto o artrite reumatoide; per ridurre il dolore, l’ansia e
l’insonnia. L’utilità delle ginnastiche mediche e del Tai-Chi nel ridurre lo
stress mentale ed emotivo è ben nota. Studiosi australiani hanno scoperto che
la pratica del Tai-Chi induce un incremento delle secrezioni urinarie di
noradrenalina e una riduzione della concentrazione del cortisolo nella saliva
con conseguente riduzione dello stato di tensione, fatica e allarme. Per quanto
riguarda la geriatria, si sono riscontrati notevoli effetti del Tai-Chi sulla
stabilità posturale dell’anziano, sull’elasticità dei movimenti». Ancora, sulla
geriatria, De Giacomo cita alcuni studI, (1996, dipartimento di Neurologia
dell’Università del Connecticut) in cui si afferma che la ginnastica medica
cinese incrementa in modo significativo l’equilibrio posturale e riporta lo
stato di forma del soggetto a livelli sovrapponibili a quelli di individui più
giovani (da 3 a
10 anni). Altri effetti favorevoli consistono nella risposta neuroendocrina:
sembra che dòpo un’ora di pratica si assista a una significativa riduzione del
cortisolo plasmatico e aumento dell’ormone della crescita e della melatonina
(Centerof !ntegrative Medicine, Institute of Medica! Science)


Effetti su postura, cuore, ossa e mente:

OLTRE ai benefici sullo stato di benessere generale
dell’individuo, una ricca letteratura internazionale testimonia gli effetti
benefici di questa antica forma di ginnastica. «Molto importante è l’aspetto
terapeutico che può essere praticato per il trattamento di malattie in atto, in
associazione o meno all’agopuntura, come disturbi reumatici, forme
ansioso-depressive con tutte le loro somatizzazioni (problemi gastrici,
intestinali, respiratori) e anche forme di ipertensione iniziale», spiega Lucio
Sotte, direttore della Rivista italiana di medicina tradizionale cinese e della
Fondazione Matteo Ricci (www.fondazionericci.it www.luciosotte.it. I benefici
si evidenziano anche sulla capacità di risposta immunitaria dell’organismo, su
insonnia, ipertensione arteriosa e sul profilo lipidico, sull’attenzione e
l’equilibrio dell’anziano (con significativa riduzione delle possibilità di
fratture dacaduta accidentale), sull’osteoporosi post— menopausale,
sull’artrite reumatoide e su altre forme di reumopatia. «Il pregio degli
esercizi», sottolinea Sotte «è che sono a bassissimo consumo energetico, quindi
praticabili anche da chi è in cattive condizioni energetiche». li Tal-Chi
rafforza l’immunità e migliora lo stato di benessere. «Infatti, diminuisce
l’attivazione dell’asse dello stress e del sistema nervoso simpatico in
particolare, che hanno, notoriamente, effetti soppressivi sull’immunità»,
afferma Francesco Bottaccioli, direttore della Scuola di medicina integrata
(www.simaiss.it), nella nuova edizione del suo Psiconeuroendocrinoimmunologia,
Red. Ed. «Perché il Tai-Chi non è solo rilassamento mentale, ma è anche
ginnastica aerobica, di cui beneficiano i sistemi cardiovascolare, respiratorio
e muscolo-scheletrico».




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 Il Tai chi - benefico per le persone anziane



La
pratica del Tai Chi ha origine secoli orsono in Cina. Monaci buddisti e preti
taoisti avrebbero studiato il movimento degli animali e del sistema solare, e
trasformato questi movimenti in esercizi designati a incrementare la forza e ad
aumentare la longevità.


Il Tai Chi, così come è praticato oggi, comporta una serie
di movimenti del corpo, controllati armoniosamente e a basso-impatto, che
includono un'andatura graduale, lo spostamento dei pesi, e delle rotazioni,
mentre il corpo resta dritto e in posizione eretta. Questa disciplina è
praticata molto lentamente, regolarmente, e con delicatezza, con enfasi sulla
continuità del movimento. Uno dei principi chiave del Tai Chi è che non bisogna
forzare nulla. E' concepito come una lingua vivente del corpo, della mente e
dello spirito.


I benefici del Tai Chi si stanno dimostrando un utile
complemento alla medicina occidentale. Il Tai Chi aiuta a coltivare un equilibrio
migliore attraverso il miglioramento della coordinazione e il controllo
corporeo nel corso dei movimenti. Gli anziani, anche coloro oltre gli
ottant'anni, ritengono che la forza, l'equilibrio e la flessibilità sviluppati
con la pratica del Tai Chi siano di aiuto a estendere i benefici di una buona
salute e di fiducia in se stessi negli anni successivi.


La capacità di focalizzare l'attenzione, che viene
sviluppata nella pratica del Tai Chi, non solo rilassa il corpo e la mente, ma
aiuta a mantenere la vivacità mentale. Il Tai Chi rinforza i muscoli, aiuta a
ridurre lo stress, migliora la concentrazione e aumenta l'energia.


La comunità sanitaria studia continuamente gli effetti del
Tai Chi sugli anziani. Un gruppo di persone anziane, con una media intorno agli
ottant'anni, prese parte a uno studio condotto dall'Università dell'Illinois
nel 2006. Nell'arco di meno di sei mesi furono registrati nel gruppo forti
miglioramenti dell'equilibrio, del livello di energia, della flessibilità e
della qualità del sonno.


In un altro studio effettuato alla Mayo Clinic, fu
rilevato, negli anziani che praticavano regolarmente il Tai chi, un sollievo ai
sintomi di ansia, dolore cronico e depressione, e inoltre, un miglioramento
della coordinazione e una riduzione del numero delle cadute. Oltre a ciò venne
riscontrato anche il miglioramento dello svolgimento delle attività fische
quotidiane, fondamentale per una vita autosufficiente. Altri benefici
registrati dalla pratica del Tai Chi comprendevano la riduzione dei dolori
legati all'artrosi, della rigidità delle articolazioni, e della pressione alta.


Il Tai Chi è veramente accessibile a persone di tutte le
età. Persino persone che necessitano di tutori per la deambulazione possono
partecipare a forme modificate di Tai Chi. E' una pratica che non richiede un
abbigliamento o un'attrezzatura speciale, e può essere facilmente praticata
ovunque, con rischi minimi. I corsi vengono praticati nei centri per gli
anziani, nei parchi, nei centri sociali e nei centri sportivi.


Inoltre il Tai Chi favorisce l'incontro con le persone, una
maggiore fiducia in se stessi e l'indipendenza.






 


 


Tai Chi per i
pazienti parkinsoniani 


 





 


Mercoledì 14 Maggio
2008


Uno studio
preliminare suggerisce che quest'arte cinese possa migliorare la funzione
motoria e l'equilibrio


Ricercatori presso
l'Università di Washington (Stati Uniti) hanno assegnato 33 pazienti
parkinsoniani a caso ad un programma di terapia fisica basata sul Tai Chi (20
sessioni di 1 ora ciascuna da completare nell'arco di 10-13 settimane) oppure a
nessuna terapia fisica particolare. Dopo il completamento del programma di Tai
Chi è stato rilevato che il gruppo allenato presentava miglioramenti per quanto
riguarda l'equilibrio, i punteggi UPDRS e la capacità di alzarsi e riferiva un
maggior senso di benessere, mentre il gruppo non allenato non ha presentato
variazioni.


Tai Chi è un'arte
marziale cinese messa a punto 2000 anni fa, che consiste nella esecuzione precisa
di movimenti lenti e fluidi.


Fonte: Hackney &
Earhart Gati Posture 
online 29 marzo
2008




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Anche i corsi di Tai Chi

possono aiutare i malati di Parkinson



Al primo posto ci sono i malati di Parkinson. È una lunga
tradizione quella che lega la struttura Portuense al Servizio Sanitario
Nazionale per la cura di questi pazienti che ha portato a sviluppare competenze
e organizzazione uniche. Da un parte, infatti, sono stati condotti studi e
ricerche per meglio affrontare la patologia in collaborazione con l’Università
Tor Vergata di Roma, dall’altra è stato messo a punto un insieme di programmi
di riabilitazione specifici come, per esempio, quello incentrato sul Tai Chi,
antica arte marziale cinese, che aiuta la coordinazione dei movimenti e la loro
sequenza.


La malattia di Parkinson è la più comune malattia del sistema
nervoso centrale dovuta alla degenerazione cronica e progressiva di quell’area
del cervello in cui viene prodotta la dopamina, un neurotrasmettitore
essenziale per il controllo dei movimenti corporei, in cui svolge un’attività
inibitoria. Nell’organismo si crea perciò uno squilibrio fra i meccanismi
inibitori e quelli eccitatori, a favore di questi ultimi, provocando tremore a
riposo, instabilità posturale, disturbi della parola e della scrittura, turbe
vegetative e spesso sintomi ansiosi e depressivi. Tra le strategie di
intervento, all’ospedale Portuense è stato sperimentato il Tai Chi, un antico sistema
di arti motorie cinesi che coinvolge la mente e il corpo. Nato come arte
marziale, nel tempo si è evoluto come una pratica psicomotoria particolarmente
adatta alla popolazione anziana in grado di migliorare l’autostima, ridurre
l’ansia, aumentare la resistenza cardiorespiratoria, la forza muscolare e
l’equilibrio. Sono stati fatti diversi studi sugli effetti del Tai Chi: gli
anziani che lo praticano da molti anni hanno un controllo dell’equilibrio
simile a soggetti più giovani. È un’arte, con il corpo rilassato e la mente
allo stesso tempo calma e concentrata, che prevede un inizio caratterizzato da
posture semplici e di maggiore stabilità con una graduale progressione delle
difficoltà che implicano rotazioni globali del tronco e della testa abbinate a
trasferimenti del peso corporeo da un piede all’altro. «Si è pensato di
utilizzarlo nei parkinsoniani perché questi pazienti soffrono di una
progressiva instabilità posturale che fa lievitare la paura di cadere,
riducendo ulteriormente la mobilità», sottolinea Liana Bestavashvili,
neurologa, responsabile del programma di neuroriabilitazione. Un Tai Chi in
versione ridotta. Tutta la sequenza sarebbe stata difficilmente gestibile da un
paziente, pertanto è stato sviluppato uno specifico programma di solo quattro
esercizi. «Lo studio preliminare ha coinvolto venti pazienti, in grado di
camminare almeno per tre metri, con o senza deambulatore, divisi in due gruppi
- precisa la specialista - il primo ha effettuato sedute settimanali di un’ora
per tre mesi, precedute da un esercizio terapeutico convenzionale; mentre il
secondo ha svolto solo l’esercizio terapeutico convenzionale». Grazie a un
sistema computerizzato, è stato possibile verificare che l’arte cinese «è un
valido aiuto nel migliorare il controllo della postura, dei movimenti e
dell’equilibrio nei soggetti affetti da Parkinson», aggiunge Bestavashvili.
Tanto che ora è partito uno studio ben più ampio che coinvolge 50 malati,
divisi in tre gruppi. E i primi risultati sono positivi e confermano la validità
dell’arte cinese.


Altro grande capitolo sono i disturbi cognitivi, caratteristici
del morbo di Parkinson, che si presentano con una prevalenza del 40% e possono
comparire anche in uno stadio iniziale della malattia e in assenza di una vera
demenza. Si tratta di difficoltà intellettuali e psicologiche, per esempio
problemi di concentrazione, incapacità a creare nessi logici, tendenza a
perseverare, rallentamento generalizzato dei processi mentali. In particolare,
ricerche sperimentali hanno confermato che la malattia è accompagnata da
disturbi dell’attenzione, di anomalie delle funzioni esecutive di
pianificazione (strategia che permette la corretta esecuzione di un compito) e
da incapacità nel risolvere i problemi. Per il paziente è difficile passare in modo
agile e spontaneo da un concetto o da un comportamento ad un altro perché non
riesce ad abbandonare prontamente un’idea o un compito, anche semplice, in
risposta al modificarsi delle condizioni ambientali. Da qui tutta una serie di
test su cui è concentrata la strategia di riabilitazione cognitiva svolta al
Portuense.


 
il giornale.it 


 


Ancora su


Tai Ji e Parkinson

Riportiamo quanto elaborato
dall’associazione vicentina malati di Parkinson: C'è una nuova via per
convivere in maniera migliore con il morbo di Parkinson: "E' quella di
coniugare le cure occidentali con i saggi consigli dell'antica medicina cinese
e i suoi esercizi psico-motori , quali il Tai Chi Chuan". Lo ha detto il
dott. Guido Galvanini, per anni primario ospedaliero e oggi specialista di
medicina cinese, nell'ambito di un convegno sulle Terapie riabilitative
.Combattere il Parkinson non solo con i farmaci e le terapie occidentali, ma
anche con l'ausilio della medicina cinese. "Due medicine che io ritengo
complementari e non alternative l'una all'altra - ha sostenuto Galvanini - Se
il nostro scopo è quello di offrire ai parkinsoniani una terapia e una qualità
della vita migliori, la mia esperienza mi porta a dire che la medicina cinese,
unita agli esercizi motori di Tai Chi Chuan, offre loro tanti e nuovi
benefici". Sono circa 500 mila i malati di Parkinson in Italia."E'
una malattia che colpisce sempre di più, in quanto è legata all'allungamento
dell'età - ha sostenuto il dott. Luigi Bartolomei, neurologo al San Bortolo -
Non mancano però manifestazioni di Parkinson in età giovanile, causate da forme
genetiche". Sono diversi i malati di Parkinson che praticano sotto la
guida di uno specialista gli esercizi fisico-motori del Tai Chi Chuan, antica
disciplina imperniata sul movimento, la postura, il rilassamento. Un'esperienza
che a molti di loro ha già aperto nuove frontiere di qualità della vita
rispetto al passato. "Con la medicina cinese non si blocca la malattia -
ha detto senza mezzi termini il dottor Galvanini - ma se coniugata a idonei esercizi
fisici, come appunto possono essere quelli del Tai Chi, si possono ottenere nel
paziente sostanziali miglioramenti, come ad esempio quelli legati alla
riduzione dei tremori". Il passo incerto, la postura sempre più insicura:
perchè la medicina cinese, se ben coniugata alle terapie della medicina
occidentale, può aiutare i malati di Parkinson?"La loro medicina ha un
approccio completamente diverso dal nostro. Agopuntura, dietetica, farmacologia
nella medicina cinese partono da un punto fermo: il concetto di energia, di
emotività.La loro medicina propone terapie psico-motorie che si prestano alla
cura dei malati di Parkinson e, più in generale, a tutti quelli che non godono
di buona salute. Un paziente può stare meglio, pur vivendo la sua malattia: è qui
che la cultura cinese ci può insegnare molto".


Giovanna Menicatti (Presidente Associazione Parkinson Lombardia)

15 / 06 / 2010 





Il Tai Chi benefico


per l'artrosi del ginocchio

By
Madeline Ellis


Ogni
giorno, nei parchi, nei centri sociali, nelle palestre, nei salotti delle case
molte persone praticano un'arte marziale cinese centenaria, il Tai chi.


Ciò che
spinge una vasta fetta della popolazione alla pratica di questa disciplina non
deriva solo da un interesse per le arti marziali, ma soprattutto dai benefici
mentali e fisici che questa pratica comporta.


I
movimenti lenti e ripetitivi del tai chi sono un metodo a basso impatto per
rinforzare gli organi e l'apparato muscolare e scheletrico del corpo, mentre la
concentrazione sul respiro e sul silenzio interiore allevia lo stress e
l'ansia.


Delle
ricerche hanno dimostrato che il Tai chi aiuta ad abbassare il livello di
costerolo, migliora le funzioni cardiovascolari e respiratorie, riduce i
sintomi della sindrome da deficit di attenzione e iperattività
(ADHD), riduce la gravità del diabete e migliora la salute generale delle
persone.


Recentemente,
i ricercatori hanno scoperto che il Tai chi aiuta anche a ridurre il dolore e
migliora l'attività del ginocchio nelle persone anziane sofferenti di artrosi.


L'artrosi
del ginocchio è purtroppo molto comune tra le persone anziane, secondo
l'americano Centers for Disease Control and Prevention (CDC) questo problema
colpisce circa 4,3 milioni di americani oltre i sessant'anni. Questa
malattia del ginocchio causa rigidità, movimento limitato, aumenta il rischio
di cadute e di fratture, contribuisce alla sensazione di depressione e riduce
la qualità di vita delle persone. Molte persone si afffidano agli antidolorifici
per sopportare il dolore causato dall'artrosi, o si sottopongono a
un'operazione del ginocchio per ripristinare la mobilità delle articolazioni
colpite.


Alcune
persone riescono ad ottenere dei modesti miglioramenti attraversi l'esercizio  
e la fisioterapia.





 




 


Dolore, Affrontare la malattia,


il Tai Chi può aiutare


 


18 ottobre 2011 —  REPUBBLICA.IT,  pagina 41   sezione: Salute


 


Rende il corpo più agile e armonioso,
migliora la postura, ha un effetto benefico sul sistema nervoso e sulla
circolazione. E già per questi motivi varrebbe la pena praticare il Tai Chi
Chuan. Ma c'è molto di più perché la valenza terapeutica di questa antica arte
marziale va oltre riuscendo persino a migliorare la vita dei pazienti con
insufficienza cardiaca. Lo dimostra una ricerca, pubblicata sugli Archives of
Internal Medicine, condotta al Beth Israel Deaconess Medical Center di Boston
su 100 pazienti con scompenso cardiaco. «Questo studio è molto importante
perché presenta risultati statisticamente validi in pazienti anziani che, a
causa dell'insufficienza cardiaca, hanno molta difficoltà a svolgere esercizi
fisici anche leggeri» commenta Francesco Bottaccioli, direttore della Scuola
internazionale di medicina avanzata e integrata e di scienze della salute.


«Il gruppo che ha seguito il Tai Chi ha
mostrato un miglioramento in tutti i parametri, ma ha raggiunto un'ampia
significatività statistica nel test che misura la qualità della vita che
raccoglie dati sia sulla salute fisica che su quella psicologica. Mentre il
gruppo di controllo ha mantenuto lo stesso (non positivo) punteggio sulla
qualità della vita, il gruppo del Tai Chi l'ha migliorato di tre volte». La
"meditazione in movimento" che caratterizza il Tai Chi è anche alla
base del progetto Kids Kicking Cancer ideato da Rabbi Goldberg per aiutare i
bambini oncologici a gestire il dolore ed accettare al meglio possibile la loro
malattia. «Il concetto da cui partiamo» spiega il rabbino, che dal Michigan
(Usa) sta provando a far partire il progetto anche in Italia (al Bambino Gesù
di Roma, con l'aiuto di Pfizer), «è quello di portare nel bambino energia per
creare pace e relax grazie al movimento e soprattutto alla respirazione
profonda che crea le condizioni migliori per affrontare con successo il dolore,
la paurae l'ansia». Con risultati più che tangibili come dimostra un report
stilato dal Center for Disease Control di Atlanta per valutare la gestione del
dolore.


L'impatto è stato valutato su 244
bambini che lamentavano un livello di dolore classificato con una scala da 1 a
10. Di questi, l'88,1% ha
descritto un miglioramento dei loro sintomi dopo aver svolto lezioni di arti
marziali. Dai bambini alla Terza Età: il British Journal of Sports Medicine ha
pubblicato uno studio che rianalizzando ben 35 ricerche dimostra come il Tai
Chi, possa ridurre il rischio di cadute e fratture.


Una funzione terapeutica confermata
anche dalle Linee guida delle Società geriatriche americana e britannica. «Il
Tai Chi è adatto sia per i giovani come prevenzione medica e pratica meditativa
che per gli anziani a tutela della propria salute», conclude Luca Barattini che
insegna da 10 anni Tai Chi terapeutico.


- IRMA
D'ARIA


 


 


Tai Ji e
Neuroriabilitazione


 


Anche al San
Raffaele Portuense di Roma
si sta sperimentando il Tai Ji Quan per aiutare i 'malati' di Parkinson. La pratica
dell'antica arte marziale infatti favorisce il recupero della coordinazione del
movimento. Per il San Raffaele di Roma lo sviluppo di competenze e
organizzazione, di studi e ricerche per meglio affrontare la patologia del
Parkinson è una lunga tradizione. In collaborazione con l'
Università di Tor Vergata è stato ora
messo a punto un insieme di programmi di riabilitazione specifica come, ad
esempio, quello incentrato sul Tai Ji.


 


"La malattia di Parkinson è la più comune del
sistema nervoso centrale dovuta alla degenerazione cronica e progressiva di
quell'area del cervello in cui viene prodotta la dopamina, un
neurotrasmettitore essenziale per il controllo dei movimenti corporei in sui
svolge una attività inibitoria. Nell'organismo si crea perciò uno squilibrio
fra i meccanismi inibitori e quelli eccitatori, a favore di questi ultii,
provocando tremore a riposo, instabilità posturale, disturbi della parola e
della scrittura, turbe vegetative e spesso sintomi ansiosi e depressivi."


"Il Tai Ji Quan, nato come arte marziale, con il
tempo si è evoluto come una pratica psicomotoria particolarmente adatta alla
popolazione anziana in grado di migliorare l'autostima, ridurre l'ansia,
aumentare la resistenza cardiorespiratoria, la forza muscolare e
l'equilibrio." Il Tai Ji in effetti può essere ritenuto, da noi
occidentali, una scienza esatta, dal momento che riesce a sincronizzare non
solo i movimenti biomeccanici del corpo, ma anche 'pensieri' ed 'emozioni' che
ben sappiamo possono essere all'origine di discrasie.


Sono molti ormai gli studi sugli effetti del Tai Ji,
soprattutto negli USA e nel nord Europa, che ne dimostrano la utilità per gli
anziani (e meno anziani) che lo praticano. I praticanti infatti hanno un
controllo (consapevolezza) dell'equilbrio simili ai soggetti più giovani.

"Il Tai Ji è una scienza ed è un 'arte, con il corpo rilassato e la mente
allo stesso tempo calma e concentrate, che prevede un inizio caratterizzato da
posture semplici e di maggiore stabilità con una graduale progressione delle
difficoltà che implicano rotazioni globali del tronco e della testa abbinate a
trasferimenti del peso del corpo da un piede all'altro. Si è pendsato di
utilizzarlo nei parkinsoniani perchè questi pazienti sofforno di una
progressiva instabilità posturale che fa lievitare la paura di cadere,
riducendo ulteriormente la mobilità." Così dice Liana Bestavashvili,
neurologa, responsabile del programma di neuroriabilitazione del San Raffaele
Portuense.


 


fonte: "Il Giornale" 19/07/2010 pag 34


 


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CORSI DI TAIJI QUAN E QI GONG A ROMA


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(entrando da via della Navicella 12 in fondo al vialetto a sinistra - Mappa:
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pratica collettiva di Qi Gong e Tai Chi sempre a villa Celimontana.


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Ass. Shendao, Via Narni,19/a – 00181 (Sala san Gaspare, all'angolo con via
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rilassamento, l’allineamento posturale, l’attivazione energetica e vari
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Roma : 
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PIACE” SULLA PAGINA)



 



 



 



 



 




 


 




FESTA NAZIONALE DEI
VEGETARIANI/VEGAN

E FESTA DEL TAI CHI
E DEL QI GONG A ROMA


DOMENICA 8 MAGGIO 2016

9,00 – 21,00 - Piazza Re di Roma

 

P R O G R A M M A DI TAI CHI E QI GONG

 

TAI CHI E QI GONG

 

Ore 10,30: “Qi Gong per Tutti”, Sciogliere il Corpo, Elasticizzare la
Struttura Interna, Attivare L’Energia (Qi)

 

Ore 11,30: “Tai Chi Chuan di base, lezione per tutti”,
con i Maestri Silvia Polizzi, e Marcello Giusti,

 

Ore 12,00: “Arte Marziale, Arte del Movimento”,
performance di Tai Chi Chuan,

Taiji Shan (Ventaglio) e Taiji Jiàn (Spada) dei
Maestri Silvia Polizzi e Marcello Giusti

 

Ore 12,30: “Lezione di Tai Chi Chuan di
approfondimento”

con i Maestri Silvia Polizzi e Marcello Giusti

 

Ore 13,00: Conferenza su “I principi del Tai Chi, Arte di Lunga Vita”

 presentazione
del Maestro Silvia Polizzi

 

PARTECIPAZIONE LIBERA E GRATUITA

 

 

Info: MARCELLO, Tel. 349.4504749,

e-mail: marcellotaichi@supereva.it


VIDEO YOU TUBE: IL CANALE DI MARCELLOTAICHI: http://www.youtube.com/user/marcellotaichi

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